Home | Arte. Cultura. | Facile ironia. L'ironia nell'arte italiana tra XX e XXI secolo
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, Bologna, (BO)
martedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle 19.00
giovedì dalle ore 14.00 alle 20.00
venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00
intero 6 €
ridotto 4 €
tel. 051 6496611
email. info@mambo-bologna.org
sito web. www.museibologna.it
FB. MAMboMuseoArteModernaBologna
IG. @mambobologna
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Via Don Giovanni Minzoni, Bologna, (BO)
martedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle 19.00
giovedì dalle ore 14.00 alle 20.00
venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 19.00
intero 6 €
ridotto 4 €
tel. 051 6496611
email. info@mambo-bologna.org
sito web. www.museibologna.it
FB. MAMboMuseoArteModernaBologna
IG. @mambobologna
Dal 6 febbraio al 7 settembre 2025, in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna presenta la grande mostra collettiva Facile ironia. Curata da Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, l'esposizione esplora l'uso dell'ironia nell'arte italiana dal XX secolo fino ad oggi, con oltre 100 opere e documenti d'archivio di più di 70 artisti.
La mostra si sviluppa negli spazi della Sala delle Ciminiere e ripercorre un arco temporale che va dagli anni Cinquanta ad oggi, indagando come l'ironia sia diventata uno strumento espressivo fondamentale nella produzione artistica italiana. Il titolo stesso della mostra, con la sua apparente semplicità, suggerisce la complessità di un fenomeno che ha saputo attraversare decenni di storia, evolvendosi e adattandosi ai cambiamenti sociali, culturali e politici del paese.
L’ironia, intesa come "arte di fare domande", è vista come una chiave per svelare le contraddizioni e le anomalie della realtà, un mezzo per ottenere uno sguardo disincantato e lucido sul mondo. Le opere in mostra, che spaziano dal Bruno Munari giocoso e creativo alla Paola Pivi provocatoria, esplorano vari aspetti del paradosso, del nonsense e del gioco. Piero Manzoni e Gino De Dominicis utilizzano l’ironia come una lente per interrogarsi sul sistema dell’arte, mentre artisti come Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio sfidano gli stereotipi di genere, portando l'ironia nel contesto politico e sociale.
Il percorso espositivo si suddivide in macro-temi che ne illustrano la versatilità, dal paradosso come strumento di critica sociale, alla mobilitazione politica, fino al dark humor che accompagna la riflessione sull’assurdità della realtà. La mostra racconta anche come, nel tempo, l’ironia abbia assunto una funzione di resistenza, diventando un mezzo per sfidare il patriarcato e l’ordine istituzionale. Artisti come Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli e Eva e Franco Mattes usano l’ironia per mettere in discussione la società contemporanea e le sue incongruenze, attraverso l’accostamento di situazioni contraddittorie e l’esplorazione di linguaggi provocatori, inclusi quelli tipici dei meme digitali.
In questo contesto, l'ironia non è solo uno strumento critico, ma anche una pratica che invita a riflettere sulla natura del linguaggio e sui suoi meccanismi di costruzione dei significati. Con Giulia Niccolai e Adriano Spatola, l’ironia diventa anche una forma di sperimentazione linguistica, mentre artisti come Italo Zuffi e Chiara Fumai utilizzano le loro opere per smascherare le regole tacite del sistema artistico.
Facile ironia offre al pubblico un’occasione unica per esplorare un fenomeno che ha attraversato e continua a caratterizzare la cultura e l'arte italiana, spingendo alla riflessione e alla domanda. Una mostra che sfida le certezze, invitando a vedere l'arte e la realtà attraverso una lente ironica, che svela ciò che spesso sfugge allo sguardo più superficiale.